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Terremoto in Siria e Turchia
Caritas: come sostenere gli interventi di aiuto

Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio 06/02/2023 

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Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito lunedì 6 febbraio 2023 la zona al confine tra la Turchia e le Siria, con epicentro nel distretto Pazarcık di KahramanmaraÅŸ. Centinaia i morti accertati, migliaia le persone intrappolate sotto le macerie. Un bilancio ancora provvisorio che, secondo le Caritas locali, crescerà drammaticamente: in Turchia la zona interessata è molto vasta e difficile da raggiungere, anche per le rigide condizioni climatiche. In Siria il sisma ferisce un Paese già dilaniato dalla guerra e dove oltre l’80% della popolazione vive in povertà. Il terremoto ha impattato su una regione profondamente complessa e martoriata. Si tratta di una regione al centro di uno scontro geopolitico in atto ormai da più di un decennio, che vede la Turchia e la Siria come attori principali, uno contro l’altro, varie formazioni ribelli e terroristiche, nonché le autorità curde che amministrano il Rojava, ad est del fiume Eufrate, ma anche le formazioni curde in Turchia, che da decenni lottano per un loro riconoscimento. “La situazione è in continuo divenire”, fa sapere il Vescovo Paolo Bizzeti, Vicario apostolico dell’Anatolia e Presidente della Caritas in Turchia. In Siria, il direttore della Caritas nazionale Riad Sargi, raggiunto al telefono, dichiara che “la situazione è drammatica. Colpite duramente anche le città di Aleppo, Lattakia, Hama e Tartous, almeno un centinaio di edifici crollati. Macerie che si sommano a quelle della guerra. Caritas Siria si è prontamente mobilitata per portare conforto e organizzare i primi soccorsi”. Da sottolineare come gli sfollati debbano fare i conti con il gelo particolarmente pungente in questa stagione. Caritas Turchia, vista la delicata situazione geologica del paese già colpito da diversi terremoti, da un paio di anni ha avviato un processo di formazione sull’emergenza nominando un referente nazionale con il compito di coordinare la risposta sul territorio, soprattutto per i terremoti. Anche in questo caso ha immediatamente attivato il coordinamento con le autorità locali e con l’AFAD per raccogliere informazioni e organizzare la risposta.  La Caritas diocesana dell’Anatolia, in coordinamento con le autorità locali e con Caritas Turchia, sta accogliendo gli sfollati in luoghi sicuri all’aperto, ha già distribuito 400 coperte e 100 pasti caldi per le persone sfollate e costrette a dormire fuori dalle proprie case. Nell’immediato rimane vitale poter continuare a garantire luoghi sicuri con cibo, coperte e acqua potabile, beni di prima necessità, in particolare per l’infanzia.


Caritas Italiana, impegnata da anni nei due Paesi, è in costante contatto con le Caritas locali e la rete internazionale per offrire aiuto e sostegno. â€¨â€¨È possibile sostenere da subito gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente IT 03 D 05387 13004 00000 2957007, intestato a ARCIDIOCESI DI FERRARA – COMACCHIO con causale “Terremoto Turchia e Siria 2023”.


Caritas Siria era attiva in tutto il territorio colpito (ad eccezione della regione di Idlib) già prima del terremoto, con programmi di assistenza umanitaria (distribuzione di generi di prima necessità e sostegno finanziario) sanitaria e riabilitazione economica (sostegno finanziario e tecnico a piccole imprese familiari).
Anche in Siria si scava sotto le macerie nella speranza di trovare sopravvissuti o di salvare i propri beni, sfidando la sorte a causa delle numerose scosse secondarie. L’assistenza ai moltissimi sfollati e feriti è ora la sfida principale, soprattutto per sopravvivere al rigido inverno del nord della Siria. Servono prima di tutto cure mediche per i feriti (medicinali, materiali e personale sanitario) e alloggi di emergenza, in grado di fornire un riparo il più confortevole possibile, cibo, acqua potabile e generi di prima necessità (coperte, indumenti pesanti, kit igienici...).
Caritas Italiana è impegnata in Turchia e Siria da molti anni in collaborazione con le rispettive Caritas nazionali. Già prima del terremoto era attiva a sostegno delle Caritas, fornendo un accompagnamento tecnico per lo sviluppo organizzativo, lo sviluppo e la gestione di progetti di assistenza umanitaria, riabilitazione economica e percorsi di riabilitazione psico-sociale e di riconciliazione per migranti e giovani. Anche in Siria, Caritas Italiana opera da molti anni sostenendo Caritas Siria in diversi progetti, anche nelle aree colpite dal terremoto, in risposta agli enormi bisogni provocati da 12 anni di guerra, sia sul piano umanitario che con alcune iniziative a sostegno della riabilitazione socio-economica e di promozione della pace e formazione a partire dai giovani.
Data l’entità della crisi, si è attivato il protocollo di coordinamento per le emergenze di Caritas Internationalis con incontri in teleconferenza della rete Caritas, l’invio regolare di aggiornamenti e la predisposizione di appelli d’urgenza su cui concentrare le risorse provenienti dalla rete Caritas. Caritas Italiana partecipa a queste iniziative ed è richiesta, come di consueto, di essere punto di riferimento per la Chiesa italiana. Caritas Siria e Caritas Turchia, a loro volta, sono il punto di riferimento per la Chiesa cattolica – nelle sue diverse pressioni e riti – e garantiscono il collegamento e il coordinamento in loco con le autorità locali, le agenzie nazionali e internazionali, le altre organizzazioni umanitarie sul campo. La Conferenza Episcopale Italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del terremoto.  Lo stanziamento della Conferenza Episcopale Italiana aiuterà a far fronte alle prime necessità.


Caritas Italiana, impegnata da anni nei due Paesi, è in costante contatto con le Caritas locali e la rete internazionale per offrire aiuto e sostegno. â€¨â€¨È possibile sostenere da subito gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando ilconto corrente IT 03 D 05387 13004 00000 2957007, intestato a ARCIDIOCESI DI FERRARA – COMACCHIO con causale “Terremoto Turchia e Siria 2023”.


 


 


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